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Christa Wolf-Handbuch by Carola Hilmes, Ilse Nagelschmidt

By Carola Hilmes, Ilse Nagelschmidt

Das Handbuch informiert über Leben, Werk und Wirkung von Christa Wolf (1929 2011), der engagierten Intellektuellen und wichtigsten gesamtdeutschen Autorin mit Werken wie Der geteilte Himmel, Kindheitsmuster, Kassandra und Medea . Wolfs Entwicklung von der Literaturkritikerin, die bis in die Mitte der 1960er Jahren dem Sozialistischen Realismus anhing, zu einer Schriftstellerin der subjektiven Authentizität, die in ihren Texten ein dichtes Gewebe von Bezügen herstellt, wird anhand von detaillierten Werk- und Werkgruppenbeschreibungen deutlich. Auch die Essays, Vorträge, Reden, Interviews und Tagebücher sowie die Briefwechsel werden vorgestellt, außerdem die Kontexte von Wolfs Schaffen, die deutsch-deutsche und die internationale Rezeption.

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Arsene Lupin contre Herlock Sholmes

Dans "La Lampe juive", le baron d'Imblevalle, à qui on a volé une lampe contenant un bijou précieux, fait appel à Herlock Sholmès pour los angeles retrouver. Lupin envoie une lettre au détective, le priant de ne pas intervenir. Sholmès n'en tient aucun compte et se rend à Paris avec Wilson. Mais il découvre que son enquête a ecu le résultat inverse de celui escompté.

Todessaat (Thriller)

Ein kaltblütiger Mord, ein perfider Plan und eine Ermittlerin, die keinem mehr trauen kannProfessor Thaddeus Bartholomew weiß, dass er sterben wird, als er nachts von einem bewaffneten Verfolger über ein Feld gehetzt wird. In Todesangst tippt er einen Namen in sein Mobiltelefon, bevor ihn ein Schuss aus einer Armbrust tötet.

Il secolo corto

Tutta los angeles storia politica del primo decennio del dopoguerra, nel corso del
quale gli Stati Uniti detennero il monopolio dell’arma nucleare e godette­
ro dell’invulnerabilità, fu condizionata da un atroce segreto che period a
conoscenza soltanto del presidente americano in carica e di poche
decine di ministri, ammiragli e generali: i piani according to los angeles distruzione atomica
dell’Unione Sovietica. In una sequenza allucinante ne furono elaborati,
con aggiornamenti e varianti, diciotto. Non si è trattato di esercitazioni
teoriche astratte, ma di piani operativi che sarebbero stati messi in atto
se soltanto si fossero realizzate le condizioni strategiche opportune. Se
fosse stato possibile, il gruppo dirigente americano avrebbe senza
esitazioni anticipato di quarant’anni los angeles «distruzione del bolscevismo»
con un colpo solo. Il primo piano, elaborato nel dicembre del 1945,
cinque mesi dopo il primo bombardamento atomico della storia sulla
città giapponese di Hiroshima, prevedeva lo sganciamento di trenta
bombe nucleari del tipo Mark III usato su Nagasaki il nine agosto 1945; gli
ultimi piani della serie, nella prima metà degli anni ’50, giungevano a
ipotizzare il bombardamentcrdi three hundred località grandi e piccole dell’URSS
con 450 atomiche. Ma il bombardamento nucleare dell’URSS avrebbe
effettivamente incenerito il “ comuniSmo” com’era nei voti degli strate­
ghi americani? Che cosa avrebbe fatto l’Armata Rossa sovietica stan­
ziata nei paesi satelliti dell’Est europeo, fuori portata dal fuoco atomico?
Avrebbe invaso l’Europa occidentale in una ultima, disperata offensiva
terrestre? Il ministro della Difesa americano James Forrestal, preso
nella spirale ossessiva del challenge se scatenare o no l. a. guerra totale
fini in line with perdere l. a. ragione: internato in un ospedale psichiatrico militare,
si gettò dalla finestra e si uccise. los angeles conoscenza di questi piani segreti,
resi pubblici dai fisici americani Daniel Axelrod e Mikió Kaku, result in ora
a una radicale rilettura della storia europea e italiana degli ultimi quaran­
totto anni. Tutto suppose un significato diverso da quello che storici e
commentatori politici ci hanno imposto finora. Molti assiomi vengono
rovesciati. L’evoluzione degli avvenimenti, los angeles funzione degli uomini e il
ruolo delle forze possono ora essere spiegati con piena razionalità. In
Italia, territorio di frontiera di importanza strategica chiave neN’immane
scontro, ogni fenomeno, più o meno misterioso, dal radicamento della
mafia italoamericana in Sicilia, alle elezioni politiche del ’48 alle egemo­
nie politiche, alle stragi, ai poteri occulti, a “ Gladio” , alla P2 e alle loro
ramificazioni, e alla corruzione della classe politica, rientra in un quadro
perfettamente logico, con riflessi che giungono fino ai giorni nostri e di
cui l. a. situazione presente è una diretta conseguenza. «Il secolo corto»
costituisce un primo tentativo di rilettura della nostra storia. In ventuno
capitoli offre una risposta alle molte angosciose domande che l. a. tardiva
conoscenza dei piani segreti del Pentagono solleva. Prima fra tutte los angeles
questione chiave: perchè l’attacco nucleare sull’URSS non c’è stato?

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Trotz dieser positiven Bilanzierungen und Hervorhebungen in Ost und West bedeutet das Jahr 1976 im endgültigen Wissen um die Reformunfähigkeit den Anfang vom Ende der DDR. In ihrer Studie Schriftsteller aus der DDR. Ausbürgerungen und Übersiedlungen von 1961 bis 1989 (vgl. Jäger 1995, 1–7) arbeitet Andrea Jäger heraus, dass von 1961 bis 1989 etwa einhundert Autorinnen und Autoren die DDR verlassen haben. Während bis 1976 noch von ›Einzelfällen‹ gesprochen wurde, setzte mit diesem Jahr eine Auswanderungswelle in bis dahin nicht bekannten Dimensionen ein.

Dieser Kulturraum der Kindheit – rekonstruiert aus der Erfahrungs- und Erinnerungssicht der erwachsenen Autorinnen auf das Polen der 1970er und 1980er Jahre – widersetzt sich den vorgefertigten Bildern. Polen steht in dieser Perspektive zwischen Distanz und Nähe für Weltoffenheit, Toleranz und Moderne. Über diese Spiegelfunktion wird der so beschrittene und beschriebene Raum im Hinblick auf die Selbsterkenntnis vieldimensional: lokal als Herantasten an die Landschaften, Flüsse und Orte; sozial als Erkennen der Geschlechtsidentität; kulturell als Erfahren von Sprache, Familienbezügen und Freundschaften, sowie utopisch als Wissen um einen gelebten, verlorenen und nun wiedergefundenen Ort.

Das Hauptaugenmerk von Christa Wolf lag dabei nicht auf der Romantik als Literaturepoche. Vielmehr stellte sie sich der entscheidenden Frage nach dem Beginn der »entsetzliche[n] Gespaltenheit der Menschen und der Gesellschaft sowie der Verdrängung des weiblichen Elements aus der Gesellschaft« (WA 8, 238). Während Gerhard Wolf an seinem Hölderlin-Buch Der arme Hölderlin – Veröffentlichung 1972 im Union-Verlag – arbeitet, liest seine Frau viel aus diesem Umkreis von Klassik und Romantik und stößt über diese Lektüre auf den Umkreis der »Romantik Weiber« (Wolf/Reimann 1993, 34).

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